Rassegna stampa - Il Cittadino, 3 novembre 2009.
Brembio accoglie l’invito della Provincia di Lodi e del Consorzio Lodigiano per i Servizi alla Persona e aderisce al fondo anticrisi provinciale versando 3mila euro. La somma e già stata deliberata e si darà immediatamente corso al versamento, ma l’impegno del paese della Bassa potrebbe non finire qui. «Sappiamo che 3mila euro corrispondono a meno della cifra raggiungibile con i due euro per residente che era il parametro indicato come ideale - spiega il sindaco Giuseppe Sozzi -. Per questo ci impegniamo fin da ora a proseguire nell’attenzione alle esigenze del mondo del lavoro, in tutti i sensi». Infatti, se le politiche difensive sono sempre state spinte, mancano ancora tasselli importanti sul fronte delle politiche attive, almeno secondo l’amministrazione di Brembio. «La crisi non è finita, e occorre predisporre ancora gli strumenti di difesa per chi perde il lavoro - continua Sozzi -. Tuttavia, è opportuno mettere in campo anche strategie per attrarre nuove opportunità sul territorio, ed è un’operazione da fare tutti insieme. Brembio nel suo piccolo lo sta facendo, ma e necessario che si lavori tutti insieme per capire che cosa si vuol far diventare questo territorio e mettere in campo le azioni per farlo». A Brembio, grazie alle iniziative legate alle energie alternative e agli impianti a biogas in particolare, potrebbero arrivare 30 o 40 nuovi posti di lavoro entro Ia prossima estate. Intanto, però, si mettono a punto al meglio gli strumenti per seguire i lavoratori in difficoltà. Oltre alla convenzione con Cesvip Lombardia per il tentativo di ricollocamento e riqualificazione dei disoccupati, da lunedì sono partiti negli ex locali delle scuole elementari anche i corsi organizzati della società El.Fo Elaborazione Formazione. Oltre al corso d’italiano per stranieri con 13 iscritti, sono attivi anche quello di informatica con 7 partecipanti e quello per operatori d’ufficio con 10 iscritti. «Diamo una possibilità in più ai disoccupati e ai lavoratori in difficoltà per riqualificarsi - spiega l’assessore ai servizi sociali Renato Noli -. Per aiutare le persone in difficoltà puntiamo su formazione e su una giusta distribuzione degli aiuti, anche coordinando gli interventi con la parrocchia che eroga i contributi del fondo della curia».
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