Il prefetto inaugura i locali, all’interno operatori e mediatori culturali pronti a far fronte alle richieste degli immigrati. Ufficio stranieri, stop a code e bivacchi. Pronto il nuovo sportello, in via Fanfulla locali puliti e accoglienti.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 8 ottobre 2009.
Quattro sportelli a disposizione, un numero da ritirare per mettersi in fila e opuscoli da consultare scritti in lingue diverse. Gli stranieri possono dire addio alle code infinite, stretti tra quattro piccole mura e qualche volta persino sotto l’acqua: il nuovo ufficio immigrazione è stato inaugurato ufficialmente nella giornata di ieri, nei locali puliti e accoglienti di via Fanfulla. «Abbiamo aperto nella giornata di lunedì - spiega il prefetto di Lodi, Peg Strano Materia -, per noi questo rappresenta un risultato eccezionale. L’ufficio immigrazione deve gestire quella che prima o poi smetterà di essere un’emergenza, ma diventerà la normalità. Mi auguro che gli utenti sappiano rispettare questo spazio, un edificio demaniale ristrutturato grazie al provveditorato alle opere pubbliche».
Alla presentazione dello sportello immigrazione erano presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, in prima fila gli assessori Silvana Cesani per palazzo Broletto e Angelo Peviani per palazzo san Cristoforo, ma anche della casa circondariale, della Direzione provinciale del lavoro, dell’Inps, dei sindacati e del mondo delle associazioni. E dal momento che i funzionari si trovavano nel pieno della loro attività, in coda c’erano numerosi stranieri: sudafricani, arabi e gente dell’est. Il tabellone segnalava che nel corso della mattinata erano già arrivate più di 60 richieste.
L’artefice del progetto è il capo dell’ufficio di gabinetto, la dottoressa Lucrezia Loizzo, che ha seguito tutte le fasi operative da vicino: «Speriamo che tutto funzioni alla meglio - afferma -, ci occuperemo come sempre di ricongiungimenti familiari, decreto flussi e nulla osta, della sanatoria per colf e badanti e di tutte le altre procedure che sono in capo alla prefettura». Il lavoro è gestito in collaborazione con il comune di Lodi e con la Provincia, una squadra ben “rodata” che spesso si trova a dover fronteggiare situazioni difficili: la lingua a volte è un problema, per questo in aiuto arrivano i mediatori culturali. Ogni pratica, inoltre, è gestita attraverso il sistema informatico.
L’ufficio immigrazione è aperto il lunedì dalle 9 alle 11 e il mercoledì dalle 9 alle 16, con orario continuato, un’iniziativa che si aggiunge alla “Giornata del Cittadino” voluta dal comune di Lodi. «Il martedì e il venerdì - aggiunge la dottoressa Loizzo - si riceve su appuntamento. Abbiamo quattro operatori fissi, ma ci sono anche due mediatori culturali che il lunedì si alternano e danno il loro supporto».
Dopo aver dato vita a un locale di tutto rispetto, senza barriere architettoniche e provvisto di toilette, l’obiettivo per il futuro è quello di potenziare al massimo la struttura. Sotto questo punto di vista, il prefetto è fiducioso: «Faremo tutto a piccoli passi».
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