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domenica 12 luglio 2009

Piccolo è grande

La due giorni dell’Anci Piccoli Comuni a Villa Erba di Cernobbio.
“I Comuni preziose istituzioni rappresentative vicine ai cittadini, devono assicurare risposte adeguate alle esigenze di tutela sociale ed economica delle comunità locali e di sviluppo dei relativi territori”, sono parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il 10 e 11 luglio, venerdì e sabato, si è tenuta presso Villa Erba di Cernobbio, in provincia di Como, la nona conferenza nazionale organizzata dall’Anci che ha visto protagonisti i piccoli Comuni. In apertura dei lavori, Mauro Guerra, coordinatore Anci Piccoli Comuni e Unioni e vice sindaco di Tremezzo, ha letto il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “I Comuni preziose istituzioni rappresentative vicine ai cittadini, sono chiamate a corrispondere con tempestività ai loro essenziali bisogni e in special modo a quelli di chi, per difficoltà economiche e, sociali, è più vulnerabile in questo momento di crisi. Si tratta di una responsabilità particolarmente sentita nei piccoli Comuni che, attraverso opportune forme associative, devono assicurare risposte adeguate alle esigenze di tutela sociale ed economica delle comunità locali e di sviluppo dei relativi territori, salvaguardandone le tipicità e promuovendone le risorse umane, ambientali e culturali di cui sono custodi”. Il Presidente Napolitano, nell’impossibilità di aderire all’invito a presenziare all’annuale conferenza, alla quale è stato concesso l’alto patronato, ha rivolto a tutti i partecipanti “un cordiale saluto e un augurio di buon lavoro”.
Una normativa differenziata e specifica per i piccoli Comuni da definirsi nell’ambito della nuova Carta delle Autonomie e la promozione delle Unioni di Comuni che integrino un numero significativo di funzioni e servizi. Sono alcune delle richieste che ancora una volta i piccoli Comuni rivolgono al Governo.
Dalla IX Conferenza a Cernobbio, il coordinatore Anci Piccoli Comuni e Unioni, Mauro Guerra ha aggiunto: “vogliamo aprire una vertenza politico-istituzionale con il Governo, il Parlamento, le Regioni e con tutte le forze politiche: su questi punti serve un confronto serrato e servono soprattutto risposte serie. Occorre promuovere la costituzione di Unioni che integrino un numero significativo di funzioni e di servizi e che servano a disboscare la giungla di enti e di soggetti che esercitano in modo associato le funzioni comunali. Le Unioni sono strumenti attraverso i quali i Comuni si riorganizzano per gestire insieme le funzioni proprie, strumenti attraverso i quali gli amministratori dei piccoli Comuni si riappropriano del governo dei propri territori”.
Ma servono anche altre misure, a cominciare dall’integrale restituzione del gettito Ici prima casa: “sul mancato gettito dell’imposta prima casa sono certificati 3 miliardi e 400 milioni di euro, per quest’anno è programmata la restituzione di due miliardi e 600 milioni di euro, mancano 800 milioni che devono tornare nelle casse dei Comuni. Governo e Parlamento – ha aggiunto Guerra - si sono impegnati a garantire l’integrale restituzione del mancato gettito Ici, chiediamo il rispetto dei patti presi con i Comuni”.
Tra le richieste avanzate dai piccoli Comuni la rimozione del blocco sul personale, e la garanzia di risorse e norme adeguate per il servizio scolastico. “Siamo pronti a partecipare a confronti su ulteriori interventi di razionalizzazione – ha detto Guerra – avendo però presente la qualità del livello del servizio di istruzione”. E a proposito del Fondo per le politiche sociali: “siamo passati dal fondo previsto per il 2007 di 900 milioni di euro, a 600 milioni di euro per il 2008. Quest’anno siamo passati a 450 milioni di euro, un taglio di questo genere è inconcepibile”.
Oggi si discute di federalismo fiscale e di Carta delle Autonomie, ma è sempre più evidente la necessità della pari dignità. I Comuni hanno pari dignità istituzionale con le province, le regioni e lo Stato, i Comuni hanno la titolarità di tutte le funzioni amministrative, dovrebbero godere di autonomia finanziaria, il tutto in relazione ai principi di sussidiarietà e di adeguatezza. “Non abbiamo bisogno soltanto di qualche norma diversa dagli altri Comuni – ha aggiunto Guerra – non abbiamo bisogno del sostegno occasionale alle gestioni associate di funzioni e servizi, oggi ci serve di più. Vogliamo provare a mettere tutti i Comuni, anche i più piccoli, nelle condizioni di fare di più e meglio. Chiediamo che il primo decreto attuativo del federalismo fiscale riguardi la finanza comunale e che contenga norme chiare. Abbiamo bisogno di agire in tempi rapidi, e che si faccia presto anche con l’approvazione della Carta delle Autonomie”.
E a proposito dei costi della politica: “la proposta dell’Anci – ha detto Guerra – è di istituire un’alta commissione da parte delle più alte cariche dello stato per verificare lo stato sui costi della politica e sui costi dei diversi livelli istituzionali. Siamo pronti ad accettare queste sfide ma chiediamo serietà e lealtà nei rapporti istituzionali e chiediamo all’Anci di dare più spazio, più rappresentanza, di garantire nelle relazioni con gli alti livelli di governo la voce e la rappresentanza dei piccoli Comuni".
Infine, Guerra ha annunciato che ad ottobre, in occasione dell’assemblea congressuale, “i piccoli Comuni presenteranno alcune proposte che diano loro maggiore ruolo, più forza e possibilità di rappresentanza in tutte le sedi istituzionali”.
Lorenzo Guerini, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Lodi, a conclusione della sessione pomeridiana della prima giornata è intervenuti portando il suo contributo. “Ai cambiamenti che verranno dal federalismo e dal nuovo Codice delle Autonomie i piccoli Comuni devono arrivarci ‘vivi’ e per fare in modo che questo avvenga devono contare di più in seno all’Associazione”. Si dovrà arrivare al cambiamento non prima di aver messo in evidenza le criticità – ha detto Guerini –. “La linea di fondo della due giorni lombarda – ha proseguito il sindaco di Lodi – sarà quella di essere conosciuti e ascoltati, per poter avere più credito all’esterno”. ll presidente ha chiesto più riforme per i piccoli Comuni sostenendo che “i tagli sui trasferimenti mettono a rischio gli interventi dei ‘piccoli’ nel settore del sociale. Siamo pronti alle riforme – ha continuato – e presenteremo i temi sui quali intervenire, primo fra tutti la differenziazione della normativa tra i grandi e i piccoli Comuni”. Per Guerini serve anche un sostegno vero alle gestioni associate e alle unioni. “Sul testo del federalismo – ha infatti detto – c’è un timido accenno alla premialità per chi si associa, ma andrebbe rafforzato”. Infine, il Presidente di Anci Lombardia ha chiesto più risorse per i piccoli Comuni. “In Lombardia stiamo facendo molto per le piccole realtà, a partire da una normativa di sostegno ai ‘piccoli’ che è stata cambiata. Ora però la nuova normativa dovrà poter contare su nuove risorse, altrimenti resterà una ambizione bella, ma irraggiungibile. Sui piccoli Comuni poggia la coesione sociale della nostra società e meritano quindi più attenzione”.

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