La pioggia non ha condizionato e nemmeno sminuito una manifestazione che fa memoria di molti giovani e di uomini trovatisi loro malgrado, armi spianate, a combattersi perché in quel momento non si è voluto trovare un’altra scelta, un’altra possibilità per contrastare la guerra; coinvolgendo nel tragico destino di morte e distruzione, gente inerme, paesi e città. A ogni caduto in guerra, soldato o civile che sia, Cittadino Italiano o Cittadino del Mondo, la nostra riconoscenza per il sacrificio, il nostro grazie per l’insegnamento di pace proposto, e la nostra preghiera per la vita spesa. Il breve saluto che il sindaco Sozzi rivolge alla cittadinanza, alle forze politiche, ai bambini e al pubblico, è imperniato sul concetto di pace e che, a ogni azione lontana da questo concetto, c’è sempre un’altra scelta, un’altra possibilità che deve essere ricercata come soluzione, e che impegna la gente nella civile democratica convivenza per una sociètà migliore. Diversi possono essere i mezzi per intervenire, e tanto per citarne due, come hanno fatto Ungaretti e John Lennon, che scrivendo e cantando di guerra hanno solo parlato di pace. Una pace che deve essere costruita sulla conoscenza, sul rispetto reciproco, la tolleranza, la libertà civile e religiosa nell’osservanza delle regole civili e della democrazia. Da trasmettere in primo luogo alle giovani generazioni perché ne facciano tesoro e memoria per l’avvenire. E a tal proposito, il Sindaco, ha voluto attorno alla corona d’alloro, poi portata da una delegazione e deposta nella cappella dei caduti, i bambini, le forze politiche, le associazioni e quanti hanno voluto essere presenti a testimoniare una volontà di pace che nasce anche dalle piccole cose e vuole un mondo migliore.
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lunedì 9 novembre 2009
Quattro Novembre, festa dell’unità nazionale
Una cerimonia che celebra la memoria, il presente e il futuro della nazione.
La pioggia non ha condizionato e nemmeno sminuito una manifestazione che fa memoria di molti giovani e di uomini trovatisi loro malgrado, armi spianate, a combattersi perché in quel momento non si è voluto trovare un’altra scelta, un’altra possibilità per contrastare la guerra; coinvolgendo nel tragico destino di morte e distruzione, gente inerme, paesi e città. A ogni caduto in guerra, soldato o civile che sia, Cittadino Italiano o Cittadino del Mondo, la nostra riconoscenza per il sacrificio, il nostro grazie per l’insegnamento di pace proposto, e la nostra preghiera per la vita spesa. Il breve saluto che il sindaco Sozzi rivolge alla cittadinanza, alle forze politiche, ai bambini e al pubblico, è imperniato sul concetto di pace e che, a ogni azione lontana da questo concetto, c’è sempre un’altra scelta, un’altra possibilità che deve essere ricercata come soluzione, e che impegna la gente nella civile democratica convivenza per una sociètà migliore. Diversi possono essere i mezzi per intervenire, e tanto per citarne due, come hanno fatto Ungaretti e John Lennon, che scrivendo e cantando di guerra hanno solo parlato di pace. Una pace che deve essere costruita sulla conoscenza, sul rispetto reciproco, la tolleranza, la libertà civile e religiosa nell’osservanza delle regole civili e della democrazia. Da trasmettere in primo luogo alle giovani generazioni perché ne facciano tesoro e memoria per l’avvenire. E a tal proposito, il Sindaco, ha voluto attorno alla corona d’alloro, poi portata da una delegazione e deposta nella cappella dei caduti, i bambini, le forze politiche, le associazioni e quanti hanno voluto essere presenti a testimoniare una volontà di pace che nasce anche dalle piccole cose e vuole un mondo migliore.
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