Intervista a Massimo Forlani.
Rassegna stampa.
Un autunno faticoso ma con chiari segnali di ripresa e crescita. Questo il futuro dell’artigianato lodigiano secondo Massimo Forlani, presidente della Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi e da trenta anni alla guida dell’azienda familiare di progettazione e realizzazione di impianti elettrici e automazione industriali, reti trasmissione dati e building automation.
«Sono convinto - spiega - che questo settore riuscirà ad uscire al più presto dalla difficile situazione economica di questo momento con la costanza e il duro lavoro che ha sempre caratterizzato gli artigiani lodigiani».
Dunque è fiducioso?
«Certamente. Essere ottimisti e stringere i denti in questo momento è assolutamente necessario altrimenti si rischia davvero di chiudere baracca».
Possiamo dire che il mondo artigiano stia uscendo dalla crisi?
«È un’affermazione un po’ troppo ottimistica, perché i timori e le preoccupazioni restano in tutti i settori dell’artigianato».
Gli obiettivi per il futuro di Confartigianato Imprese quali sono?«L’associazione che ho il piacere di guidare ha lavorato duro nello scorso quadriennio, che è stato il mio primo da presidente, e devo dire che gli associati hanno avuto grande fiducia nel gruppo dirigente appoggiando tutti i nostri progetti».
I progetti cosa riguardano nello specifico?
«In primo luogo stimolare gli artigiani a lavorare sulla qualità e non sulla quantità. È la qualità, infatti, che deve contraddistinguere l’artigiano artista, unico modo per rimanere sul mercato e far valere, a condizioni di costi ragionevoli, una sicura commercializzazione. Non mi stancherò mai di dirlo: lavorare sulla qualità significa puntare sulla formazione per migliorare le capacità imprenditoriali anche mediante il cambiamento».
Qualche consiglio?
«Abbiamo molta fiducia nel centro per le Imprese di San Grato che sta per nascere: puntiamo soprattutto molto sul suo ruolo trainante per uscire dalla dimensione locale, spaziare nel mondo. Abbiamo produzioni di grande spessore nel nostro territorio che possono benissimo conquistare mercati all’estero».
Quindi, Confartigianato Imprese continuerà a fare da traino.
«Non solo, ma a sollecitare soprattutto le istituzioni. Siamo usciti da una esperienza positiva con la precedente amministrazione provinciale, intendiamo aprirne un’altra con questa nuova appena eletta, senza dimenticare il costante colloquio con tutti i sindaci del comprensorio, dai quali può dipendere, specie per quanto riguarda la politica urbanistica, la possibilità di espansioni produttive mediante insediamenti ragionati».
Dunque, momento di aggregazione.
«Sì, ma non pensi alla Pro Loco: qui siamo in battaglia ogni giorno, parlando chiaro ed in maniera documentata, nell’interesse dell’economia lodigiana».
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