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domenica 26 luglio 2009

L'Aler vende casa

La panacea mattone.
Speciale - Parte quarta.

Un articolo di Guido Bandera su Il Giorno di giovedì 23 luglio ci informa che l’Aler del Lodigiano vende.
«Cediamo immobili costosi per portare il riscaldamento nei condomini più vecchi».

L’Aler vende casa. L’azienda regionale che, a Lodi, si occupa come nelle altre province lombarde di gestire e gli immobili dati in affitto a canone sociale mette in vendita una parte del suo patrimonio. Vanno all’asta, sfitti, entro il 25 settembre 23 lotti sparsi per tutto il Lodigiano. Appartamenti e box o pertinenze a Casalpusterlengo, a Caselle Landi, a Castiglione d’Adda.
Una nutrita pattuglia di cinque appartamenti vengono venduti a Codogno, fra via Kennedy e via San Biagio. Poi ci sono case a Fombio, in via Giovanni XXIII, a Lodi, in via Calabria, a Mulazzano, e a Sant’Angelo, dove fra via Polli e Daccò e via Galilei sono cinque gli appartamenti che l’Aler vuole vendere. Chiudono la serie, appartamenti di Turano, Maleo e Orio Litta. Ma perché questo accade? Perché l’Aler, in un territorio dove la domanda di case a canone sociale è in crescita, decide di vendere. A sciogliere il mistero di un apparente paradosso, spiegando la strategia dell’azienda è Luigi Augussori, vicepresidente dell’Aler di Lodi. «Si tratta — spiega Augussori, che è anche consigliere comunale della Lega Nord — di una scelta che punta alla razionalizzazione del patrimonio dell’Aler. Gli immobili che vanno all’asta sono in contesti che spesso generano costi eccessivi. Sono spesso appartamenti isolati, in condomini magari di pregio, che richiedono costi molto superiori a quelli normali. Oppure — prosegue — di piccoli caseggiati in piccolissimi comuni, la cui gestione è molto complessa anche dal punto di vista tecnico. Ci sono poi lotti di appartamenti che sono in condomini che sono già stati in parte venduti, nei quali l’Aler non può gestire in autonomia tutto il caseggiato. Per questo si è deciso di vendere gli appartamenti, naturalmente sfitti, per potere realizzare una cifra che non sarà sprecata». Augussori spiega infatti che l’Aler «utilizzerà integralmente la cifra per altri investimenti». E la destinazione dei soldi è quella di ristrutturare le case più vecchie che possiede l’Aler nel Lodigiano. «Abbiamo ancora vecchi condomini che non sono dotati di impianti di riscaldamento, nei quali ci sono ancora vecchie stufe nei singoli appartamenti. Per una ragione di sicurezza e di miglioramenti delle strutture, quindi, quei soldi saranno interamente reinvestiti», conclude Augussori.
(4 - continua)

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