Quando nel 2000 si è redatto ed approvato lo statuto comunale, nel capo V del testo dedicato alla questione delle pari opportunità, è stato inserito l’articolo 32 che istituisce nel nostro Comune la Commissione Pari Opportunità. In realtà, nei 9 anni di mandato amministrativo successivi all’approvazione dello statuto, tale articolo è stato ignorato anche se in alcune occasioni è stata ricordata la sua esistenza da parte della minoranza. Ciò che può aver spinto in passato le maggioranze a non istituire la commissione può essere solo almanaccato, ma certamente un aspetto, quello della poca partecipazione delle donne alla politica, può avere avuto il suo ruolo (il numero delle consigliere elette non ha mai superato 2 ed alcune liste addirittura non presentavano candidate, ma solo uomini). Oggi la realtà è ben diversa. Anzi proprio la realtà dovrebbe suggerire l’opportunità della sua istituzione.
L’articolo 32 nel suo primo comma spiega i motivi della istituzione della commissione: “Per la promozione e realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna e per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne, al fine di contribuire al massimo sviluppo della autonomia, della identità e della specificità delle donne, viene costituita la Commissione Pari Opportunità”.
Nel secondo comma vengono fissati i compiti della commissione: “È compito della Commissione Pari Opportunità promuovere e svolgere attività dirette alla conoscenza e alla documentazione della realtà femminile, anche delle donne immigrate, presente sul territorio comunale; raccogliere e diffondere le informazioni atte a stimolare la crescita di una cultura delle pari opportunità; stimolare l’attività amministrativa degli organi comunali per individuare e perseguire obiettivi di pari opportunità e di attuazione di azioni positive; promuovere la presenza delle donne nelle nomine di competenza comunale e favorire la partecipazione attiva delle donne alla vita politica, sociale ed economica ed ogni altra iniziativa utile al perseguimento delle finalità di cui al comma precedente”.
Nel terzo comma l’articolo 32 fissa le modalità di nomina e la composizione: “La Commissione Pari Opportunità è nominata dalla Giunta comunale e dura in carica per la durata del mandato stesso. La Commissione Pari Opportunità è composta da donne appartenenti ad associazioni e movimenti di riconosciuta rappresentatività sul territorio e da esperte nei settori sociosanitario, della cultura e istruzione, dell’economia e del lavoro e di quanto abbia attinenza con la condizione della donna, per un totale di 5 componenti. Inoltre fanno parte, di diritto, della Commissione Pari Opportunità le consigliere comunali in carica, con voto consultivo”.
Il quarto comma stabilisce la modalità della scelta della presidente della commissione: “La Commissione Pari Opportunità elegge al proprio interno la Presidente con la maggioranza delle componenti”.
I commi 5 e 6 esplicitano come la commissione debba rapportarsi con il consiglio comunale e la Giunta: “La Commissione Pari Opportunità formula al consiglio proposte ed osservazioni su ogni questione che abbia attinenza alla condizione femminile e da trasformare in politiche attive di pari opportunità”. Così il 5, e il 6: “La commissione Pari Opportunità deve essere consultata preventivamente dalla Giunta comunale sugli atti di indirizzo e di programmazione generale, sugli atti a carattere regolamentare, sui piani di spesa che abbiano rilevanza diretta per la condizione femminile, che rivestono questioni inerenti materie di pari opportunità”.
Il comma 7 stabilisce le modalità di informazione del lavoro svolto dalla commissione: “La Commissione Pari Opportunità presenta annualmente al Consiglio comunale una relazione sulle attività svolte; essa mantiene rapporti costanti con la cittadinanza attraverso assemblee pubbliche, almeno una volta all’anno”.
Infine il comma 8 stabilisce la peculiarità della commissione rispetto altre commissioni di giunta: “Alla Commissione Pari Opportunità è assicurata la struttura e il personale necessario per il suo funzionamento”.
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