Rassegna stampa - Il Cittadino, 8 dicembre 2009.
Aperti al dialogo e al confronto, senza alcuna reticenza. È quanto garantisce la provincia di Lodi alle Rsu dei suoi dipendenti, lamentatesi per il mancato coinvolgimento e la mancata comunicazione sulle scelte nella riorganizzazione di settori e servizi. «Sarò lieto di affrontare l’incontro con le Rsu non appena esso mi verrà richiesto», afferma stupito dello sfogo l’assessore al personale Cristiano Devecchi, che smentite comunicazioni o “soffiate” alla stampa sul “valzer dei dirigenti” in corso, respinge anche le accuse mosse dalle Rsu sulla gestione di alcune novità, come l’esternalizzazione del servizio di manutenzione strade. «In merito ai possibili sviluppi nella gestione delle case cantoniere, il personale addetto è stato incontrato ben prima che io stesso comunicassi le intenzioni ai giornali - assicura Devecchi -. In ogni caso, non si trattava di “contrattare” una fase già operativa, bensì di condividere per eleganza e buona educazione un’idea politico-programmatica con chi ne sarà interessato». Fatte salve le prerogative della giunta, la Provincia è insomma pronta ad aprire alle Rsu: «Ordire rivoluzioni in poche settimane, solo per marcare la discontinuità politica seguita al voto, sarebbe stato facile - aggiunge Devecchi -, forse, però, la fretta non avrebbe garantito gli interessi dell’ente e di chi ci lavora: al contrario, stiamo cercando di ponderare le scelte che operiamo. Ribadisco dunque che sarò felice di confrontarmi con la rappresentanza sindacale: l’appuntamento servirà anzi per istituzionalizzare e rendere fisso il reciproco dialogo».
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