Rassegna stampa - Il Cittadino, Alberto Belloni, 6 ottobre 2009.
Pieve - Stop alla discariche, sì ai termovalorizzatori. A rivelare la strada che la regione Lombardia intende perseguire nella gestione dei rifiuti è l’assessore regionale alle reti e servizi di pubblica utilità e allo sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, ospite della Viscolube per il rapporto 2008 sulla sostenibilità nonché interlocutore fondamentale per il Lodigiano sul piano rifiuti (che il Pirellone, dopo aver bocciato, attende adeguatamente rivisitato) e di riflesso sulla discarica di Senna, appena “stoppata” dallo stesso Pirellone. A tale proposito, prima e durante il convegno Buscemi ha ribadito che il piano rifiuti, sul quale è fiducioso, dovrà contenere «tutte le prescrizioni rimandate in Provincia»; e che su Senna, per ora, non influiranno né il giudizio del suo assessorato né i nuovi criteri sulla collocazione degli impianti di rifiuti allo studio della commissione regionale. «Il piano rifiuti? Non posso sottrarmi alle leggi, ma devo tenere conto che come a Lodi ci sono giunte insediate da poco e che è difficile fare in un mese quello che altri non sono riusciti a fare in due anni - ha spiegato Buscemi rifilando l’ennesima stoccata alla “vecchia” giunta Felissari -. Per questo ci siamo dati qualche giorno e a breve saremo pronti: tutte le prescrizioni restano obbligatorie, ma i nostri uffici e quelli provinciali stanno lavorando bene sugli aspetti metodologici. I nuovi criteri? In commissione sono stati proposti vari emendamenti, anche positivi, ma non sono d’accordo sull’imposizione delle distanze tra una discarica e l’altra, che ritengo inaccettabile. Con Senna, però, i criteri non c’entrano: la questione è al vaglio di una valutazione di impatto ambientale, l’assessore è Boni, e solo se dirà di no la patata bollente tornerà a me. Ma le valutazioni non le fanno gli assessori, quanto i tecnici: la politica non può entrare in queste cose». Nel “menage” rifiuti-Lodigiano-Pirellone si inserisce più felicemente «l’alta tecnologia» Viscolube per il recupero e rigenerazione degli oli esausti: «Un elemento di grandissimo interesse», secondo Buscemi, per chi sui rifiuti ha «la grande responsabilità di coordinare una visione molto campanilistica», tirando un po’ le orecchie a quelle singole amministrazioni cui però l’assessore riconosce anche la «sensibilità spiccata» di chi è abituato a gestire i robusti quantitativi di un tessuto industriale all’avanguardia.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.