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mercoledì 17 giugno 2009

Il campanello d'allarme

Le provinciali 2009 a Brembio

Il risultato del voto per le provinciali rappresentava il campanello d’allarme di quello che sarebbe successo poche ore dopo, cioè la disgregazione di quei potenziali 800 voti che potevano determinare il cambiamento alla guida dell’amministrazione comunale di Brembio.
Il candidato presidente uscente Felissari non solo manteneva i 772 voti “potenziali” di sinistra e centrosinistra, ma addirittura li incrementava (26 voti essendo presente la lista del Pcl non collegata). Foroni otteneva 654 voti. Se a questi si sommano i voti dell’Udc di Arcaini, 86, e i voti di Forza nuova di Invernizzi, 29, si arriva ad un totale di 769 voti.
Se il rapporto sinistra-centrosinistra / centro - centrodestra alle europee era 772/800, alle provinciali si ribalta: 798/769.
In sintesi i voti riportati a Brembio dai candidati presidenti alla Provincia di Lodi: Felissari Lino Osvaldo 782 (49,90%), Foroni Pietro 654 (41,74%), Arcaini Giacomo 86, Invernizzi Gianmario 29, Carelli Gianfranco 16, Mascherpa Ferdinando 0.
Il voto delle provinciali può essere utile per altre considerazioni, ad esempio per determinare il voto “militante” dei partiti presenti o che comunque sono rappresentati a Brembio o lo sono stati in un passato recente: Il Partito democratico ha riportato 512 voti, Rifondazione comunista e Comunisti italiani hanno ottenuto 133 voti, il Popolo della Libertà 318 voti, l’Udc 82.

Un discorso particolare andrebbe fatto sul voto della Lega (201) e dell’Idv (47), ma avremo modo di tornarci. Per concludere, già dai dati delle provinciali si vedeva che un cambiamento alla guida dell’amministrazione comunale si faceva in queste elezioni estremamente improbabile in quanto la perdita di voti della lista di Sozzi, sostenuta dal Pd, dovuta alla lista di Rifondazione della Russo, sarebbe stata ampiamente compensata dai voti attribuiti alle provinciali alla Lega, come già in passato era avvenuto. Detto fatto.


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