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venerdì 26 giugno 2009

I motivi della svolta di Secugnago

Antonio Betti in una lettera a Il Cittadino spiega la sconfitta.
Determinante per il coordinatore Pd il ruolo di Rifondazione.

Rassegna stampa

Parafrasando il “No man is an island, entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main” di John Donne (“Nessun uomo è un’isola, una totalità completa in sé, ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del mare”), lo stesso si può dire di un paese, soprattutto in una realtà come quella lodigiana d’un territorio grandemente frazionato in piccole comunità. Attenzione, dunque, attraverso questo blog presteremo, per quanto possibile, anche alle vicende dei comuni contermini che possono avere un riflesso sulla nostra comunità o nei rapporti tra amministrazioni. Oggi ci è parso interessante riportare una lettera pubblicata nella rubrica “Lettere & Opinioni” del quotidiano Il Cittadino, inviata dal coordinatore del Circolo Partito Democratico di Mairago-Secugnago Antonio Betti in cui esamina i motivi di una sconfitta. Scrive Betti:
«Caro direttore, concluse le elezioni, calmati gli animi, è giusto incominciare a fare alcune riflessioni in merito ai risultati ottenuti, in particolare nella realtà in cui si vive.
Le considerazioni generali noi del PD avremo occasione di farle durante la fase congressuale ormai aperta. Personalmente ritengo che dovremo recuperare le ragioni fondanti che hanno portato alla nascita del Partito Democratico, fare un’attenta riflessione sui gruppi dirigenti, sul loro rinnovamento e in particolare superare quella sorta di “divisione organizzativa”, che poi in parte è anche politica, delle principali forze che ne hanno dato vita.
Sul dato elettorale a Secugnago una brevissima riflessione che spero possa essere stimolo per un maggiore approfondimento nel paese, in particolare sul voto amministrativo locale, perché non riflette quello delle Provinciali e Europee dove il PD seppur con un calo di consensi è il primo partito e con le forze riformiste e di sinistra supera la coalizione di centro destra.
La sinistra riformista che aveva avuto un ruolo importante in questi quarant’anni di governo locale, per la prima volta non è stata protagonista in campagna elettorale, ma si è limitata, per una serie di considerazioni politiche, a sostenere la lista “IdeaComune”, anche se con una visibilità marginale. Questo ha portato ad una serie di valutazioni da parte dei nostri sostenitori, che in parte condivido e che per brevità posso riassumere con questi titoli:
a) se non ci fosse stata la lista appoggiata da Rifondazione avremmo vinto: la somma dei voti delle due liste antagoniste a quella del centro destra è superiore;
b) autorevoli rappresentanti del volontariato locale che collaboravano con l’amministrazione hanno svolto un ruolo negativo perché per più di un anno hanno remato contro la stessa;
c) c’era malumore nella gente che non abbiamo saputo cogliere e che ha dirottato voti a Rifondazione pur non riconoscendosi in tale formazione politica, dando così una parvenza di consenso che i dati delle europee e delle provinciali non hanno confermato;
d) personale interno all’Amministrazione ha lavorato contro coloro che si sono ricandidati;
e) il PD in campagna elettorale doveva essere più presente nel sostenere la lista “Idea Comune”.
Io sono personalmente convinto che se anche non avessimo avuto questi diciamo “inconvenienti” e si fosse vinto, avremmo semplicemente messo una “toppa” alla ragione vera che sta alla base di questa “sconfitta”: la mancanza di coordinamento e di rapporto con la cittadinanza. La precedente Amministrazione ritengo abbia ben lavorato ma non ha saputo trasmettere alla gente ciò che ha fatto e non l’ha coinvolta nelle difficoltà incontrate, informandola sul percorso di lavoro fatto per superarle.
E’ una riflessione che dovrebbe coinvolgere in primis le forze della sinistra. Certo stupisce il foglio di ringraziamento fatto dalla lista sostenuta da Rifondazione. Stupisce perché ringrazia per i voti avuti “…perché hanno contribuito al risveglio democratico del paese”. Peccato che si è dimenticato di dire che il risveglio democratico ha portato il centro destra alla guida dell’amministrazione comunale.
Non banalizziamo la sconfitta. Non sottovalutiamo il calo di consensi. Il PD locale ha retto l’urto del voto della lega e Rifondazione ha ridotto di molto il consenso rispetto alle politiche scorse. Se c’è la volontà di tutti, credo, si possa ripartire.»

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