Andrea Bagatta su Il Cittadino di oggi ci informa che il Comitato provinciale ha deciso di non finanziare i pattugliamenti e che il sindaco Sozzi ora chiede nuovi criteri di scelta.
Brembio rinuncia al “progetto sicurezza”.
Polemica dopo che la prefettura ha bocciato gli straordinari dei vigili.
Rassegna stampa.Brembio rinuncia al “progetto sicurezza”.
Polemica dopo che la prefettura ha bocciato gli straordinari dei vigili.
Brembio - «Non c’è nessuna volontà di contrapposizione con altre istituzioni, ma è chiaro che per il futuro bisogna registrare il sistema dei finanziamenti sulle reali esigenze territoriali»: è questa la ferma presa di posizione del sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi dopo che il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha bocciato il progetto per i pattugliamenti serali. Il progetto “Brembio sicura” prevedeva di ottenere 6.400 euro di finanziamento ministeriale a copertura delle spese per i pattugliamenti serali da compiersi insieme a comandi di polizia locale di altri paesi, come già fatto in passato. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, di cui fanno parte il prefetto, i vertici provinciali delle forze di polizia e dei carabinieri e l’assessore provinciale delegato, aveva però contestato il progetto, ritenendo che potessero accedere ai finanziamenti solo piani per il potenziamento della videosorveglianza. E così l’amministrazione di Brembio, per cortesia istituzionale e per evitare di andare a uno scontro diretto con la prefettura, ha preferito ritirare la candidatura del proprio progetto. «È stata data un’interpretazione restrittiva del bando, mentre il parere dei nostri uffici è che sia possibile estendere il finanziamento ad altri progetti di sicurezza, tra cui anche i pattugliamenti serali. Ma alla fine non è questo il punto, e non voglio fare alcuna polemica - dice il sindaco di Brembio -. Il problema è che tutti dicono di volere la sicurezza e tutti si riempiono la bocca di autonomia territoriale e federalismo, ma poi si costruiscono percorsi di finanziamento che non tengono conto delle reali esigenze dei territori e sono fatti a tavolino, spesso a Roma».
Per il futuro, dunque, la richiesta del sindaco è quella che tutti facciano il possibile per costruire una sicurezza condivisa sul territorio e rispettosa delle esigenze periferiche. «Spero che in futuro si faccia uno sforzo ancora maggiore da parte di tutti - spiega Sozzi -. Ogni paese ha caratteristiche diverse e costruisce piani per la sicurezza sulla base delle proprie esigenze. Noi per la videosorveglianza abbiamo già preso altre strade, e il finanziamento ci sarebbe servito per fare arrivare agenti per pattugliare il territorio. Abbiamo un solo vigile, e non possiamo aumentare l’organico perché questo governo, come i precedenti, ce lo impedisce per il patto di stabilità: senza quei fondi, probabilmente quest’anno i pattugliamenti non si faranno e dovremo rivedere l’intera strategia di controllo. Se i bisogni territoriali fossero vagliati prima dell’indizione dei bandi, probabilmente si farebbe una politica per la sicurezza più vicina alla gente».
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