Con l'aumento delle temperature di questi ultimi giorni si è intensificata l'attività di irrigazione e purtroppo anche il numero dei disturbi alla clientela nella fornitura di energia elettrica provocati dai getti d'acqua che colpiscono le linee in Lombardia. A lanciare l'allarme è Enel. In alcuni casi - si legge in una nota - non si tratta di vere e proprie interruzioni ma di anomalie, i cosiddetti "buchi di tensione", nell'erogazione di energia elettrica, che sono tuttavia ugualmente dannosi per tutte quelle attività domestiche ed industriali che necessitano di una fornitura regolare. Enel sta registrando un numero crescente di questi disturbi - in particolare nelle province di Mantova e Cremona - e richiama quindi l'attenzione di tutti gli operatori agricoli su una situazione di potenziale pericolo e di disturbo dovuta all'utilizzo non controllato dei getti di acqua per l'irrigazione dei campi. Il fenomeno potrebbe interessare anche vaste zone del pavese e del lodigiano nonché le aree meridionali delle province di Bergamo e Brescia. I disservizi sono provocati dal contatto dei conduttori sotto la pressione del getto d'acqua. Questo comporta anche seri problemi per l'incolumità delle persone che dovessero trovarsi nelle vicinanze dell'arco elettrico che si crea in queste situazioni. Senza contare che la pressione dell'acqua è spesso altresì causa di danni permanenti alle reti di distribuzione dell'energia elettrica.
Le norme prescrivono che "in ogni condizione di funzionamento dell'impianto di irrigazione la vena continua del getto liquido non deve penetrare nella zona di guardia assegnata nell'interno di ciascun conduttore o subconduttore del fascio". Nel caso di linea esercita a 10.000 o 20.000 Volt, la distanza di guardia risulta essere un metro.
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